top of page

Giochi educativi e dove trovarli – I Lego

“Muoviti nel mondo celebrando, danzando, cantando, simile a un’ape; va da fiore a fiore. Soltanto attraversando tutte le esperienze diventi maturo. ”

Attraverso la frase di BUDDHA, possiamo immaginare quanto l’esperienza diretta e concreta risulti fondamentale per la formazione di un individuo competente e pronto ad affrontare le sfide di tutti i giorni. Il suo “va da fiore a fiore” promuove l’interesse verso nuove esperienze anche difficili e impegnativi ma comunque formative nella sua globalità.

I bambini iniziano a fare esperienza fin dai primi mesi ed è compito dei genitori (e non solo) di coltivare questa propensione naturale verso il nuovo e soprattutto verso l’esperienza diretta.

L’avanzamento tecnologico ha molto impoverito questo aspetto, privilegiando realtà virtuali come le app e i giochi presenti sui tablet e cellulari. Questi giochi ingannano fin dal principio poiché fare una torre di cubi “strisciando” su uno schermo illuminato, non attiva le stesse reti cerebrali di farlo fisicamente. Mettere un cubetto sopra all’altro magari anche di dimensioni diverse, spinge il bambino a riflettere sulle proprie azioni e sulle conseguenze delle scelte prese.


Banalmente se la prima volta la mia torre cadrà perché avrò messo un cubo grande sopra un cubo più piccolo, la prossima volta avrò imparato dal mio errore e sarò motivato a cercare una nuova soluzione. Queste abilità sono quelle che in ambito cognitivo si chiamano pianificazione e flessibilità.

E’ importante che il bambino predisponga del materiale adatto in modo che possa utilizzarlo senza l’intervento dell’adulto così da permettere lo sviluppo di manualità e creatività in piena autonomia.

Per questo motivo è fondamentale che il bambino abbia la possibilità di manipolare quindi di partecipare  a quelle attività che gli consentono di esplorare, di scoprire le caratteristiche dei materiali attraverso il tatto e la vista.


Lego: i famosissimi mattoncini fanno parte della tipologia di gioco costruttivo in quanto il bambino “manipola” la realtà. In questa categoria possiamo trovare das, macchine ecc..Dalla costruzione del Millennium Falcon al l’Espresso per Hogwarts, i lego affascinano bambini ed adulti e uniscono il desiderio di scoperta con il divertimento di mettersi alla prova in una sfida di ingegno e pazienza. Forse non tutti sanno che il termine Lego è un’abbreviazione di due parole danesi “leg dot” che, tradotte, significano “gioca bene” , ed è proprio questa la sua migliore arma perché con i classici mattoncini non c’è limite alla fantasia. Sebbene non ci sia limite d’età per questo gioco è consigliabile usare determinati materiali a seconda dell’età del vostro bambino:

Dai 4 mesi agli 11 mesi – le costruzioni consigliate sono quelle definite “morbide” poiché molto grandi e facilmente manipolabili. I bambini a questa età tendono ad esplorare anche con la bocca ed per questo motivo che i giochi devono essere sicuri e costituiti con materiale atossico. In questa fase,i lego promuovono il concetto di vuoto/pieno e di spazio.

Dai 12 mesi – Il bambino aumenta le sue abilità in motricità fine e coordinazione oculo-motoria. Sono consigliate costruzioni dure, ma sempre dal formato grande. In questa fase il bambino costruisce, distrugge e ricostruisce. E’ importante per lui procedere in modo sereno a queste esperienze perché è proprio in questo periodo che inizia a sperimentare sentimenti come l’aggressività e di conseguenza a governarla.

Dai 3 anni – Il bambino inizia strutturare il gioco e a condividerlo con altri suoi coetanei , per questo motivo si può utilizzare costruzioni più piccole (stando sempre attenti che non vengano ingerite) e creare figure sempre più complesse.

Sperando di aver contribuito a farvi passare dei pomeriggi giocosi, vi aspetto il mese prossimo per il nuovo appuntamento di Giochi Educativi e dove trovarli.

Dott.ssa Greta Cosso

Logopedista

61 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page